Premetto che non c’è cosa al mondo che mi diverta di più – oddio, forse c’è, ma non staremo certo qui a dissertarne… – di fare shopping con le due adolescenti di casa. Hanno un’opinione su tutto, riconoscono i brand e i trend (che fighe ‘ste due parole affiancate, me le segno sull’agendina delle ispirazioni) e non si stancano mai di camminare. A tratti.
E questi tratti si alternano a trattoni di insofferenza da parte mia e della sorella non coinvolta nel tentativo d’acquisto e di disperazione della ragazzina-mai-soddisfatta. Dunque, dopo qualche annetto di esperienza ho escogitato meccanismi di sopravvivenza che manco gli opossum.
Va’ dove ti porta il cuore l’adolescente
Inutile tentare di portarla in quella piccola boutique indipendente dove hai scovato quell’abito che se solo avessi 25 anni e 6 taglie in meno sarebbe tuo, il giro sarà: Bershka, Subdued, Brandy e Nike. Ah, no, anche Douglas. Stop. Reapeat.
Rassegnati, non lamentarti, cammina.
Anche meno
Lei esce dal camerino, il tuo sguardo sale dai Doctor Martens di ordinanza su su fino alle spalle. “È incantevole e l’ho fatta io!”, pensi mentre dici “Che bella, ti sta un incanto!”. Errore! Errore! Errore! Alzi gli occhi e incontri il suo volto, un mix di disgusto, scazzo teen e disperazione. Mai mostrare eccessivo entusiasmo, pena veder scomparire l’adolescente nel camerino, bofonchiante un “Non capisce proprio niente” – se ti va bene, altrimenti ti beccherai un “non capisce un cazzo!”.
Dopo ennemila prove e tentativi falliti, ormai ho una tattica micidiale: sguardo di sufficienza, butto lì un “sì, dai, carino”, che so già genererà la reazione desiderata: “A me piace molto” risponde l’adolescente piccata. Ho vinto!
Proponi senza farti beccare
Se proprio quella boutique indipendente ti è rimasta lì e non riesci a dimenticarla, trova un escamotage per tentare di far innamorare anche la tua prole di quel luogo magico. “Mi accompagnate in un negozio a cercare un regalino per *NOME-DI-AMICA-GIOVANE-E-CREDIBILE-POSSIBILMENTE-AMMIRATA-DALLE-TEEN*?”
Attenzione, mai mostrare eccessivo interesse o slancio. Stai schiscia.
Diviso 3 fa molto meno
La Rinascente, stand di Gucci (il brand adorato dalle mie figlie).
Sofia: “Guarda, il nuovo profumo di Gucci, ho visto le pubblicità su Instagram”
Cecilia: “Che bello, è tutto rosa, con i fiori”
Commesso: “Volete provarlo?”
In coro: “Sììììììììì”
Risultato: tutte e tre con gli occhi a cuore, a consumarci il braccio per annusarlo ancora e ancora e ancora.
Il commesso, astuto, cala l’asso: “Con l’acquisto si riceve in regalo una pochette di Gucci”
Hai presente Pavlov? Ecco, allora puoi immaginare la scena. Ma ce ne andiamo comunque, il profumo costava troppo. Che saggezza, che pacatezza, che adultità! Non faccio in tempo a congratularmi con me stessa che il genio si impossessa di me: “E se lo dividessimo in tre? Così fa 20 euro a testa e possiamo metterlo tutte”
Potete immaginare come sia finita.
Ma adesso mi si è aperto un mondo.
Insieme è bello, ma anche da sole va bene uguale
È quando proprio non ce la fai ad affrontare un pomeriggio di entra-esci-entra-esci-entra-esci, che ti giochi il jolly: “Perché non esci con *AMICA-A-CASO*”
Occhio però a giocarti bene il nome: tieni conto dell’andamento delle amicizie, degli intrighi in classe, del numero di volte in cui sono uscite insieme negli ultimi mesi e dell’umore di tua figlia. Insomma, hai una sola possibilità, persa quella ti toccherà riprendere da capo tutti i consigli di questa guida e applicarli nello stesso pomeriggio. La fatica.
Cri ti confermi un genio del male!!! Il corso di scrittura ti è servito tantissimo è molto bello leggere ciò che scrivi, il modo in cui lo scrivi che fa sembrare di esser lì con te.
Tutto istinto di sopravvivenza, il mio! Vedrai che lo affinerai anche tu, tra pochissimo tempo