Inizio questa rubrica, che se diventerà mai una vera rubrica lo scopriremo solo vivendo, con un bell’ossimoro: l’irrinunciabile superfluo. È uno stato mentale, è un modo di affrontare la vita, è una coccola al cervello, è immergersi nella bellezza e uscirne ispirati e nutriti. E allora via, con tutto quello che mi ha colpita, che mi è piaciuto, che ha generato una dipendenza. Non importa cosa sia, l’importante è che sia irrinunciabilmente superfluo.
Il libro: Colorama – il mio campionario cromatico
È il libro irrinunciabile per chi ama immergersi nel colore. Ma non solo: ho imparato un sacco di aneddoti da tirare fuori quando la conversazione langue, sugli animali, sugli oggetti, sulla natura. Molto più che un campionario di colori, ma vi giuro di averlo già usato per ispirarmi, per scegliere il colore di una stanza, per definire una linea cromatica per un account Instagram. E poi, i nomi dei colori sono irrinunciabilmente superflui… Adoro!
Colorama, il mio campionario cromatico, L’ippocampo Ragazzi – acquistalo qui (link affiliato)
La serie: Valeria
Madrid, Sex and the City versione 2021 con un booster di colore. Se dovessi riassumere le due stagioni che ho visto con così tanta costanza da perdere i confini tra la mia vita e quelle delle protagoniste, lo farei così. Ficcante e leggera, con un ritmo piacevolmente spagnolo e coloratissimi outfit, è quello che ti ci vuole quando hai voglia di staccare la mente e vivere altro. Unico suggerimento: va ascoltata con gli airpods, o qualcuno in famiglia potrebbe pensare che stiate guardando pornhub.
Valeria, su Netflix.
Il gin: GENESI
Genesi è un tuffo nella macchia della Sardegna. Ne uscirete innamorati, come solo quell’isola sa fare.
Ecco la mia ricetta per un gin tonic con il Genesi e tutta la Sardegna:
Metto il gin nei bicchieri e aggiungo un rametto di mirto. In alternativa, una bacca di ginepro, se il mirto non ce l’avete. Lascio in infusione per una decina di minuti, aggiungo 3 cubetti di ghiaccio e completo con l’acqua tonica (se possibile, l’acqua tonica di Siete Fuentes, in alternativa una tonica dal sapore neutro.
Gin GENESI, Distillerie RAU – acquistalo qui
Il rossetto: Gloss Bomb Heat di Fenty Beauty
Di rossetti posso dire di intendermene abbastanza, almeno per l’enorme esperienza. La mia collezione di rossetti è diventata persino una texture in mostra alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino per i Graphic Days 2021! Beh, posso dirvi che di gloss che mi fanno sentire così figa ne ho trovati pochi. Mi piace per tutto: la texture, il colore (Hot Cherry), le labbra rimpolpate.
Me lo sono regalato un giorno proprio no, quelli in cui solo un rossetto o una meditazione può risollevarmi.
Gloss Bomb Heat di Fenty Beauty, colore Hot Cherry, in vendita da Sephora.
La skincare: Aura di Skindilecta
Una nuvola soffice e profumata, una coccola avvolgente. Quando la giornata è stata tosta, la sera Aura mi aspetta in bagno e mi regala un po’ di buonumore, oltre a una pelle setosissima. Ha un nome che mi fa sognare, questa mousse detergente detossinante, ma anche un inci davvero interessante: Jania rubens (anti-age, riattivatrice di collagene e fibroblasti), acqua attiva di Melograno Biologico, estratto di uva ursina, acqua attiva di melone e oligoelementi fermentati biodisponibili.
Aura Skindilecta, Erboboutique, acquistala qui.
La borsa: Gucci Diana
Ecco, questo è un sogno, più che un irrinunciabile superfluo. E tale resterà secula seculorum. Ma possiamo nutrirci anche di sogni, anzi i sogni sono ottimi nutrimenti. La Diana è LA borsa, così come lo è la Kelly di Hermes, quei modelli iconici e intramontabili. Solo Alessandro Michele poteva riuscire a metterci le mani senza devastare un simbolo di un’epoca che non c’è più, rendendo questa borsa attualissima. Quella in foto è la mia preferita: dimensione intermedia e color smeraldo, fascette giallo fluo. Un incanto.
Il link per l’acquisto ve lo metto? Ma sì, che magari qualcuna la follia la può fare: eccolo.
Sono riuscita a darti qualche spunto per la letterina a Babbo Natale?